venerdì 30 maggio 2008

Velalonga

Anche quest'anno si tiene a Venezia la "Velalonga" una regata che coinvolge derive di ogni tipo in un lungo percorso alla scoperta della laguna. Sarebbe interessante se nascesse un circuito di regate di questo tipo intorno alla penisola.

martedì 27 maggio 2008

Pavillon belge

Sul numero dell'aprile 2008 della rivista Bateaux è presente un lungo servizio intitolato “Le Ba ba du Gran Voyage” (l'abc del grande viaggio). Assieme ad altri con titoli come “Atlantico”, “rifornimenti”, “tender”, “blatte a bordo”, “barche”,,, c'è un paragrafo intitolato “Pavillon” (bandiera). Più o meno il testo del paragrafo è questo:
“Gli armatori hanno compreso ormai che inalberare una bandiera di comodo può essere più interessante che restare fedeli al proprio paese di origine. Dopo alcuni anni, numerosi diportisti hanno adottato la bandiera belga. All'inizio questo era dovuto a una regolamentazione (francese) draconiana, inadatta alla navigazione da diporto. L'emorragia poi è proseguita nonostante l'alleggerimento della nuova regolamentazione...”
Anche in Italia la prospettiva di adottare la bandiera belga inizia ad essere discussa e ad apparire interessante. Soprattutto a causa del fatto che la bandiera belga libera i naviganti da alcuni obblighi che poco hanno a che vedere con la sicurezza e molto con gli interessi delle imprese del settore nautico: un insieme di dotazioni che non ne comprende alcune necessarie e abbonda di altre superflue, regolamenti sulle revisioni delle attrezzature (le zattere prima di tutto) che hanno poco a che vedere con le esigenze effettive di controllo, limiti di navigazione fatti apposta per alimentare i “patentifici” e così via.
Le bandiere di comodo non sono nate oggi. Durante la prima guerra mondiale le navi statunitensi iniziarono ad utilizzare la bandiera panamense per continuare i commerci con il Regno Unito senza costringere il proprio paese ad entrare in guerra. Da allora, senza soluzione di continuità, le imbarcazioni di tutto il mondo hanno cambiato frequentemente bandiera per sottrarsi al controllo di un paese o dell'altro.
Nella nautica da diporto italiana le bandiere di comodo sono sempre state diffuse, soprattutto per sottrarsi al pagamento delle imposte. Per la prima volta, invece, con la bandiera belga i diportisti italiani tenderanno a cambiare bandiera – accettando anche di pagare delle imposte, basse ma comunque maggiori di quelle previste in Italia - semplicemente per sottrarsi alla stupidità o agli interessi privati che influiscono sulla legislazione italiana.
Per saperne di più: www.pavillonbelge.fr

mercoledì 21 maggio 2008

Il mare chiuso

Nel XVI secolo il Mediterraneo era attraversato da corsari mori (ma che spesso erano europei rinnegati) e cristiani. Si catturavano e vendevano schiavi.
C'erano porti franchi. Preti e frati viaggiavano ovunque, favorendo le comunicazioni tra le ricche città del Maghreb e le affamate città europee. In ogni città erano presenti comunità cristiane, ebree e mussulmane. Esistevano regole che rendevano difficile cambiare religione e che garantivano ovunque la tolleranza per la religione degli altri.
Questi sono alcuni degli ingredienti di "Cristiani di Allah. Storie di pirati e corsari" un progetto di Massimo Carlotto, che comprende un romanzo, un CD e uno spettacolo teatrale (http://www.massimocarlotto.it).

lunedì 19 maggio 2008

Chiamatemi Ismaele. I mestieri del mare

Nelle scorse settimane su Radio 3 sono stati trasmessi alcuni audio documentari sui mestieri marittimi e sui loro cambiamenti.

Ecco i link per leggerli, ascoltarli e scaricarli come podcast:

la malattia del ferro ovvero i primi imbarchi http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=246493
la nave e l'equipaggio http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=246494
giorno per giorno a bordo http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=246495
cibo di bordo http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=246496
l'atterraggio ovvero l'arrivo in porto http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=246497
avventure globali http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=247264
resistere al mare ovvero uomini in tempesta http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=247265
il ferro piegato ovvero la nave in tempesta http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=247270
meraviglie di bordo http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=247267
marittimi globali ovvero il declino marittimo italiano http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=247269
frontedel porto ovvero il porto al tempo della globalizzazione http://www.radio.rai.it/radio3/elenco.cfm?Q_PROG_ID=818
l'oscuro lavoro del porto ovvero i servizi portuali http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=248251
chirurgia navale, ovvero costruire e riparare una nave http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=248252
il carico al tempo dei container http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=248253
il mestiere portuale http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=248255

venerdì 16 maggio 2008

Il cat 33 "PatuPatu"



Questi sono il profilo e la pianta di "PatuPatu", un Cat33 progettato da Carlo Alberto Tiberio nei primi anni '70 e costruito dal cantiere Artmare nel 1975.

Carlo Alberto Tiberio era professore di fisica all'Università di Roma e in quegli anni disegno alcune barche da crociera e da regata.

Il Cat 33 fu preceduto dal Cat 32 (di cui è una specie di estensione) e seguito dal cat 38 (chiamato anche V-Cat 38 perchè Vallicelli collaborò al disegno) e poi infine il Cat 34. La serie finì perchè Vallicelli iniziò a fare da sè e Carlo Alberto Tiberio andò a insegnare in Somalia.

Il disegno della carena è caratterizzato da slanci accentuati ma non eccessivi, fianchi larghi (che danno alla barca un grande spazio interno), una V non troppo profonda, deriva a freccia (ma ne esistono anche versioni con derive diverse) e timone sorretto da uno skeg.

Lunga 9,70 m, è larga 3,10 m al baglio massimo e ha un pescaggio di 170 cm.

Una caratteristica importante è il metodo costruttivo impiegato: la tecnologia del "sandwich grecato", che consente allo scafo rigidità e robustezza elevate.

L'armo è quello tipico del periodo: una randa piccola e un grande genoa.