giovedì 23 aprile 2009

Correnti

Qualche giorno fa mi è capitato tra le mani il libro di Erik Orsenna, Ritratto della Corrente del Golfo (Ponte alle Grazie, Firenze).

Non è un saggio, non è un manuale, non è neanche un libro di divulgazione scientifica. Non è neanche un romanzo, ma si legge come tale.

L’autore, affascinato dalle correnti marine e in particolare dalla corrente del Golfo, conduce il lettore in un lungo viaggio alla scoperta del grande mondo che attorno alle correnti si muove. Un mondo che è fatto di naviganti, studiosi, centri di ricerca, fenomeni fisici, animali, luoghi geografici, racconti e storie.

Il percorso di Orsenna inizia in Bretagna – raccontando del clima mite che si trova ai margini della corrente e poi girando attorno al pianeta come fanno le correnti stesse, arriva - dopo aver raccontato del Nautilus del Capitano Nemo, dell’avventura dei merluzzi, della scozia raccontata da Larssen, del Wood Hole Institute e del Club des argonautes, del Maelstrom e delle navigazioni alle alte latitudini – alle vie dei canti degli aborigeni australiani.

Così, pian piano, si scopre che dietro la ricerca sulle correnti si trova la ricerca sull’irrequietezza.

3 commenti:

Eudaimonia ha detto...

Ottima segnalazione, lo metto subito nella lista dei libri da leggere!

Pergus ha detto...

Sono curioso di trovare conferma o meno della teoria della prossima inversione della corrente del golfo che provocherebbe un cambiamento radicale delel condizioni meteo in Atlantico e sulle due coste.

Andrea Messersì ha detto...

per quello che mi risulta non esstono conferme all'inversione della corrente del golfo mentre sembra accertato un suo "indebolimento" che comunque rappresenta unj motivo di grandissima preoccupazione ... :-(

complimenti a gianfranco ......
ho letto dei bei post, qui, recentemente !